MAJO ORSINI

- Principi e Signori di Sant’Agata (mpr.); Principi (mf.); Conti (mf.); Nobili dei Duchi di San Pietro (mf.); Nobili dei Marchesi di Tramonti (mf.); Nobili dei Conti di Annone (mf.); Nobili dei Conti di Decio (mf.); Nobili dei Baroni di Otranto (mf.); Patrizi Napoletani (mf.); Patrizi Romani (mf.). Don e Donna.
- Arma attuale: partito: nel 1° d’azzurro al pino marittimo di verde nodrito sopra una pianura dello stesso, a tre colombe al naturale, annidate sulla sommità della chioma, poste 1 e 2, a due leoni al naturale rampanti contro il fusto (Majo); nel 2° d’azzurro alla fascia cucita di rosso e d’argento, accompagnata in capo da una rosa d’argento ed in punta ad un’orsa in piedi, su di una terrazza di verde (Orsini). Sul tutto, in cuore, d’oro ad un monte di verde, sormontato da un albero dello stesso, sormontato a sua volta da tre colombe al naturale; col capo d’azzurro seminato di gigli d’oro e caricato di un lambello a tre punte di rosso (Durazzo) (Arma che trovasi scolpita in pietra all’interno del Palazzo di famiglia di Sant’Agata).
- Arma antica: d’oro al pino marittimo di verde nodrito sopra un monte di tre colli del medesimo movente dalla punta, con tre uccelletti d’argento annidati sulla cima 1 e 2; il tutto abbassato al capo d’azzurro seminato di gigli d’oro al lambello di rosso (Arma d’origine dei de Majo Durazzo, che trovasi scolpita in pietra all’interno del Palazzo di famiglia di Solofra).
- Altra Arma Antica: partito: nel 1° d’azzurro ad un’asta sostenente un ombrello pontificale, movente dalla pianura erbosa accostato da due leoni affrontati e controrampanti al naturale; nel 2° d’azzurro alla fascia cucita di rosso e d’argento, accompagnata in capo da una rosa d’argento ed in punta ad un’orsa in piedi movente dalla pianura erbosa (Arma ottocentesca di S.E. Francesco Majorsini, 1812-1893, Arcivescovo di Amalfi, Assistente al Trono Pontificio e Protonotario Apostolico: nel lato Majo, l’albero della famiglia risulta sostituito con l’ombrello pontificale; arma che trovasi nel Palazzo di famiglia a Santa Cruz de Tenerife).
- Armi Riconosciute alla famiglia con Certificazione d’Arma n. 10280, rilasciata al Principe Don Francesco Antonio Majo Orsini dal Re d’Armi di Spagna il 19 set. 1988, vistata dal Ministro di Giustizia di Madrid il 21 set. 1988.
- Armi rappresentate nel Blasonario Generale Italiano.
- Famiglia iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana e nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana.
Famiglia già presente nell’Elenco Ufficiale Nobiliare del 1922, oggi rappresentata dal Principe Don Francesco Antonio, dal figlio Don Giuseppe Raimondo e dai nipoti Don Francesco Antonio (junior) e Donna Elena Dorotea. Già a partire dall’anno mille i (de) Majo ebbero estesissimi domini e più di venti castelli in Campania e Abruzzo. Famiglia feudale del Regno di Napoli sin dal tempo degli Svevi. Possedette molti feudi e sontuose dimore in Napoli, Roma e Isole Canarie. Insignita di prestigiosi titoli nobiliari, contrasse parentele Reali e dette numerosi Giureconsulti e Prelati alla Santa Chiesa. Come riporta il Crollalanza nel suo “Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti”, la famiglia risulta anticamente ascritta alla Nobiltà di Napoli (Seggio di Montagna), Tramonti, Capua e Benevento. Giovanni fu Presidente della Regia Corte della Sommaria dal 1402. Martino fu Vescovo di Bisceglie nel 1494. Cesare, Condottiero e Stratega, Capitano di Carlo V in Italia, Francia e Germania, fu Capitano Generale di Santa Romana Chiesa, da cui ricevette la Contea di Decio nello Stato Pontificio, quale ricompensa per avere riconquistato la Romagna. Benemeriti della Chiesa e del Regno di Spagna, tennero eserciti in difesa di Re Alfonso I d’Aragona e di altri Re di Napoli. In seguito al matrimonio celebrato nel 1449, tra Francesco Antonio Majo ed Ippolita Durazzo d’Angiò, nipote ed unica erede di Ladislao Durazzo d’Angiò, Re di Napoli, i Majo aggiunsero il cognome Durazzo e discendenza reale. Condottieri e navigatori, dal 1401 al 1496 parteciparono per conto dei Re Cattolici alla conquista delle Isole Canarie, poi annesse alla Corona di Castiglia. Giovan Francesco fu ricevuto nel Sovrano Militare Ordine di Malta nel 1546. Nel 1565 furono investiti della Contea di Annone e nel 1718 del Ducato di San Pietro. Marchesi di Tramonti, Baroni di Otranto e Cavalieri di Malta. Principi e Signori di Sant’Agata per concessione del Re Ferdinando IV di Borbone del 14 settembre 1761 in favore di Don Francesco Antonio Majo Durazzo, Duca di San Pietro, figlio di Gennaro, in occasione delle sue nozze con la Principessa Donna Elena Orsini dei Duchi di Gravina, figlia di Antonio, di Pietro, Principi di Solofra, celebrate nel 1761; in virtù di questo matrimonio si ha l’aggiunzione del cognome Orsini. E’ da ricordare che gli Orsini hanno dato alla Chiesa cinque Papi e più di quaranta Cardinali, sono stati per due volte Elettori dell’Impero e vantano parentele con le Case regnanti di Danimarca, Svezia, Norvegia, Polonia, Ungheria, Francia, Inghilterra e Napoli. Francesco Majorsini (1812-1893), nipote del predetto Francesco Antonio, fu creato Vescovo di Lacedonia nel 1859 e Arcivescovo di Amalfi nel 1871, fu Assistente al Trono Pontificio e Protonotario Apostolico; a sue spese restaurò il Duomo di Amalfi elevandolo a dignità di Basilica; per i suoi meriti fu creato Barone di San Biagio e Patriarca di Costantinopoli da Papa Pio IX; è sepolto nella Cattedrale di Amalfi. I diversi rami delle famiglie Majo e Orsini, decorate di titoli principeschi, ducali e comitali, risultano iscritti nell’Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana. Monumenti, Cappelle e Tombe del Casato si trovano, oltre che nella Chiesa di famiglia di Sant’Agata (Solofra, Avellino), nella Cattedrale di Amalfi, nella Cappella Gentilizia Vicereale “Alvarez de Toledo” dei Nobili Spagnoli di Napoli, nel Duomo di Benevento e nella Chiesa di San Lorenzo in Tramonti.
Attuali rappresentanti:
Don Francesco Antonio, Principe e Signore di Sant’Agata (titolo concesso da S.M. il Re Ferdinando IV di Borbone Due Sicilie con R.D. del 14 set. 1761, riconosciuto da S.A.R. Umberto II Re d’Italia con Motu Proprio dato a Cascais il 15 feb. 1979, documento e firma autenticata dal Notaio Salvatore Sammartano in Roma il 24 mar. 1982 e confermato dal Regno di Spagna con Decreto Reale n. 10280 del 19 set. 1988, vistato dal Ministero di Giustizia di Madrid il 21 set. 1988, atti registrati presso l’Archivio Storico Capitolino in Roma in data 21 ago. 1988 e 25 ago. 1990, prot. n. 138, Fondi Gentilizi n.a. 10), Conte, Nobile dei Duchi di San Pietro, Nobile dei Marchesi di Tramonti, Nobile dei Conti di Annone, Nobile dei Conti di Decio, Nobile dei Baroni di Otranto, Patrizio Napoletano, Patrizio Romano (titoli riconosciuti da Sua Santità Giovanni Paolo II in data 6 nov. 1978 e da Sua Santità Benedetto XVI in data 20 apr. 2007; titoli accertati: con sentenza del Tribunale di Firenze del 10 ago. 1989, Registrata agli Atti Giudiziari n. 13964 del 5 set. 1989, atti depositati presso l’Avv. Raimondo Fattori, Notaio Pubblico in San Marino in data 5 gen. 1990 e 8 mar. 1990, ricevendone esecutorietà anche in territorio della Serenissima Repubblica di San Marino; con sentenza del Tribunale di Firenze del 27 feb. 1991, Registrata agli Atti Giudiziari n. 8152 del 13 mag. 1991, atti depositati presso l’Avv. Raimondo Fattori, Notaio Pubblico in San Marino in data 4 giu. 1991, ricevendone esecutorietà anche in territorio della Serenissima Repubblica di San Marino; con Certificazione d’Arma n. 10280 del Re d’Armi di Spagna del 19 set. 1988, vistata dal Ministro di Giustizia di Madrid il 21 set. 1988; atti registrati presso l’Archivio Storico Capitolino in Roma in data 21 ago. 1988 e 25 ago. 1990, prot. n. 138, Fondi Gentilizi n.a. 10), Capo di Nome e d’Armi della Eccellentissima Casa Majo Orsini Durazzo come da provvedimento del Regno di Spagna del 13 dic. 1990, Altezza Reale, in quanto unico discendente ed erede di Sua Maestà il Re di Napoli Ladislao Durazzo, n. a Napoli (Villa Majo) il 14 set. 1935, f. di Giuseppe Antonio e della Nob. Donna Enrichetta dei Marchesi Fittipaldi († a Madrid il 31 dic. 1976), Figlioccio di Battesimo e Cresima di S.A.R. Umberto II Re d’Italia, Battezzato e Cresimato da S.E. Monsignor Giovanni Battista Montini futuro Papa Paolo VI (Cresima celebrata nella Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale in Roma il 13 mag. 1946), accolto nella Real Asociación de Hidalgos de España con Diploma di Hidalgo di Spagna (Nobile di Sangue), per essere iscritto nell’Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana, rilasciato (con il trattamento di Eccellentissimo) dall’Infante di Spagna il 21 ottobre 1988, registrato al n. 5043, previo studio delle prove genealogiche e nobiliari esibite in data 18 luglio 1988 e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del Regno di Spagna n. 305 dell’ottobre 1988, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per meriti diplomatici, Gran Croce Melitense con Placca d’Oro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Gran Croce di Giustizia Emerito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio per essere iscritto nell’Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana (indicato nel Diploma di ammissione all’Ordine con il trattamento di Eccellentissimo), Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Gran Croce dell’Ordine di San Gregorio Magno, Dignitario dell’Antica Corte Pontificia, Gentiluomo di Sua Santità Giovanni Paolo II, Gentiluomo di Sua Santità Benedetto XVI, Membro della Famiglia Pontifcia e della Curia Romana, Benemerito della Santa Sede per avere restaurato a proprie spese la Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata in Solofra, Medaglia d’Argento conferita da Sua Santità Giovanni Paolo II, Premio Dante Alighieri per la Cultura (Santa Sede), Dottore in Lingue, Letterature e Istituzioni dell’Europa Occidentale, Diplomatico, Ufficiale Superiore di Marina, Comandante Sommergibili M.M., Commissario Governativo Flotta di Stato, Premio Montecitorio per alti meriti professionali e diplomatici verso la Santa Sede e lo Stato Italiano, Premio delle Nazioni “Italia nel Mondo” per la Genealogia e la Storia Familiare, Gran Collare d’Oro del Sacro Romano Impero, Membro dell’Accademia Araldica Nobiliare Italiana, sp. a Napoli Contessa Olimpia Lombardi (n. a Napoli il 10 ott. 1936, † a Roma il 26 set. 1996), da cui:
Don Giuseppe (Pepito) Raimondo, Principe, Conte, Nobile dei Principi e Signori di Sant’Agata, Nobile dei Duchi di San Pietro, Nobile dei Marchesi di Tramonti, Nobile dei Conti di Annone, Nobile dei Conti di Decio, Nobile dei Baroni di Otranto, Patrizio Napoletano, Patrizio Romano (l’estensione a tutti maschi e femmine della Casa del titolo di Conte sul cognome e di tutti gli altri titoli in uso “ab antiquo” con il diritto allo stemma, alla qualità di Capo di Nome e d’Armi della Casa ed ai trattamenti che derivano dalla consanguineità con la Reale Casa Durazzo d’Angiò e con la Principesca Casa Orsini, è stata confermata con sentenza “erga omnes” pronunciata dal Tribunale della Serenissima Repubblica di San Marino del 30 mag. 1991 e registrata presso la Segreteria di Stato il 5 lug. 1991), n. a Napoli il 25 giu. 1964, Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere Jure Sanguinis del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Hidalgo a fuero di Spagna, Confratello della Reale e Pontificia Arciconfraternita dei Nobili Spagnoli di Napoli, Dottore in Giurisprudenza, Ufficiale di Marina, sp. a Roma il 28 lug. 2003 la Nobil Donna Cristina Sabbatini, da cui:
1) Donna Elena Dorotea Olimpia Ippolita Enrichetta Sofia Marisa Benedetta Maria Orsina, Principessa, Contessa, Nobile dei Principi e Signori di Sant’Agata, Nobile dei Duchi di San Pietro, Nobile dei Marchesi di Tramonti, Nobile dei Conti di Annone, Nobile dei Conti di Decio, Nobile dei Baroni di Otranto, Patrizio Napoletano, Patrizio Romano, n. a Napoli il 31 ott. 2004; Padrini di Battesimo: Sua Eminenza Reverendissima il Venerato Cardinale Monsignor Pio Laghi, rappresentante del Sommo Pontefice presso il Sovrano Militare Ordine di Malta e le Loro Altezze Reali il Principe e la Principessa Amedeo e Silvia di Savoia Duchi d’Aosta;
2) Don Francesco Antonio Costantino Ladislao Rinaldo Ippolito Cesare Benedetto Raimondo Roberto Domenico Filippo Umberto Amedeo Pietro Orsino, Principe, Conte, Nobile dei Principi e Signori di Sant’Agata, Nobile dei Duchi di San Pietro, Nobile dei Marchesi di Tramonti, Nobile dei Conti di Annone, Nobile dei Conti di Decio, Nobile dei Baroni di Otranto, Patrizio Napoletano, Patrizio Romano, n. a Napoli il 12 feb. 2007; Padrini di Battesimo, avvenuto il 28 apr. 2007 con la particolare benedizione di Sua Santità Benedetto XVI nella Parrocchia di Santa Maria della Mercede in Napoli: Sua Eminenza Reverendissima il Venerato Cardinale Monsignor Pio Laghi, rappresentante del Sommo Pontefice presso il Sovrano Militare Ordine di Malta e le Loro Altezze Reali il Principe e la Principessa Amedeo e Silvia di Savoia Duchi d’Aosta.
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