Giudici

Conti di Palmola (mpr.).
Arma: spaccato: nel 1° d’argento, al pavone al naturale; nel 2° d’oro, al leone di rosso passante. Motto: FRANGAR NON FLECTAR.
Arma rappresentata nel Blasonario Generale Italiano.
Arma antica: d’argento, all’aquila d’oro contornata da dieci trifogli del medesimo, alla bordura composta di nero e d’oro.
Famiglia iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana.
La Casata Giudici ha lasciato le sue più antiche memorie a Milano ed a Como dove Giovanni fu Console di Giustizia nel 1114. La Casata fiorì anche a Tirano in Valtellina, località di cui tenne il Castello dal XII al XIV secolo, con successive diramazioni a Lovero. Andrea del Signor Benedetto, tra il 1419 ed il 1451, fu Rettore della Chiesa di San Maurizio di Ponte, dove la famiglia possedeva Giurisdizione feudale. Attestazioni illustri si rinvengono anche nel Canton Ticino, a Giornico, a Malvaglia, a Ponte Levantino, a Pura, ove le fonti documentano ininterrottamente la carica di Giudice dei loro diversi rappresentanti e la consanguineità con il ceppo comasco per la comunanza dell’insegna araldica. Di notevole rilevanza risulta il ramo di Bellinzona dove i membri di questa Casata ricoprirono la carica di Notaio e Giudice e dove Giorgio, Vicario di Claro, Cresciano e Osogna, nel 1475 fu Luogotenente del Podestà Ducale Bartolomeo da Castiglione. La Casata compare anche a Milano nel XII secolo con i Giudici Stefanardo e Ariprando e risulta compresa nella matricola del 1277 di Ottone Visconti (Giudici di Castagnate). Risulta inoltre tra le famiglie Nobili di Pavia, Voghera, Tortona, Vigevano, Lodi. Nel tempo contrasse importanti alleanze matrimoniali con le principali famiglie lombarde tra cui i Nobili Pavoni de’ Scolari di Orzinuovi (Brescia), gli Amati da Verucchio e San Marino ed i La Maida. Conti di Palmola per Decreto di Concessione del 17 ott. 2002 di S.A.R. il Principe Cesare d’Altavilla Sicilia-Napoli, Capo della Real Casa Normanna d’Altavilla. Attuali rappresentanti:
Giuseppe Fabio Marcello, Conte di Palmola, n. a Milano il 16 gen. 1970, f. di Elio e di Anna Amati, Laureato in Economia Bancaria, Finanziaria e Assicurativa, presso l’Università Cattolica di Milano, titolare di cicli di lezioni del corso «Mercati e Prodotti Assicurativi» nella medesima Università, Professore a contratto presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, Responsabile della Formazione Intermediari del Gruppo ITAS Assicurazioni, Professore Associato presso l’Università del Nevada, U.S.A., Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Ramo Napoletano), Commendatore al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta, Ufficiale della Riserva Selezionata dell’Esercito Italiano, Croci per le missioni umanitarie in Somalia, Bosnia e Kosovo, Medaglia O.N.U. per la Somalia, Medaglia d’Argento e due Medaglie di Bronzo con Spade al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta, Membro dell’Istituto del Nastro Azzurro, Membro dell’Accademia Araldica Nobiliare Italiana, sp. Luciana La Maida, Dottoressa in Scienze dell’Educazione e Professoressa a contratto di Psicologia delle Relazioni presso l’Università Cattolica di Milano, da cui: Gabriele Antonio, Nobile dei Conti di Palmola, n. a Milano il 3 mag. 2007.
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