Ballarò Cevese

  • Baroni (m.).

  • Arma: d’azzurro, alla divisa accompagnata in capo da tre gigli ed in punta da tre palle, il tutto d’oro.

  • Arma rappresentata nel Blasonario Generale Italiano.

  • Famiglia iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana.

Antichissima e Nobile Casata che figura compresa nella Mastra Nobile della città di Mineo fin dal 1530. Nel corso dei secoli essa contrasse alleanze matrimoniali con le primarie famiglie del luogo, in particolare con la Nobile famiglia del Signor Barone Lamia Macrì da cui si ebbe lo Spettabile Giurato Barone D. Alvaro Macrì e Ballarò, annotato nella Mastra Nobile della città di Mineo nella seconda metà del 1700 insieme allo Spettabile D. Michelangelo Ballarò con il fratello D. Marco e con il nipote e figlio D. Francesco. Nel 1736 Marco fu proposto per l’ufficio di Sindaco dei Nobili e nel 1752-53 occupò la carica di Capitano di Giustizia di Siracusa. Francesco, Capitano Giustiziere di Mineo nel 1785-86 e nel 1790-91, fu Sindaco dei Nobili nel 1793-94. Mario fu Capitano Giustiziere di Mineo nel 1807-8. Nel 1854 D. Alessandro fu Professore alla Regia Scuola di Mineo. Attuali rappresentanti:

Barone Italo Franco, n. a Milano il 5 set. 1950, f. di Graziano Amedeo (n. a Militello Val di Catania il primo lug. 1903, f. di Giuseppe, n. a Militello Val di Catania il 6 apr. 1871, di Francesco) e di Iris Cevese, Dottore Commercialista ed Esperto Contabile, Revisore Legale, Cavaliere di Merito con Placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Membro dell’Accademia Araldica Nobiliare Italiana, sp. Anne France Samain, Dama di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, da cui: Barone Guillaume, n. a Monte Carlo (Principato di Monaco) il 30 ott. 1995.

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