ARALDI

  • Marchesi (m.); Conti Palatini (m.); Signori di Piadena, Drizzona, Voltido e Castelfranco (mpr.); Don e Donna.
  • Arma: d’azzurro, alla cometa d’oro accompagnata da tre stelle dello stesso, due in capo ed una in punta.
  • Arma rappresentata nel Blasonario Generale Italiano.
  • Famiglia iscritta nel Registro della Nobiltà Italiana.

Illustre Casata originaria di Parma, diramatasi a partire dal secolo XV principalmente a Casalmaggiore, Sabbioneta, Viadana, Modena e Cremona. Il primo Araldus di cui si è a conoscenza figura in atto datato “Die octabo mense madio. Indict. Octaba 860”, riportato dall’Affò Ireneo nella sua «Storia di Parma» (Tomo I, p. 286). Alessandro, nato a Parma nel 1460 circa, fu un valente pittore le cui opere sono attualmente presenti presso la Pinacoteca di Parma e gli Uffizi di Firenze. Come riporta l’Abate Giovanni Romani nelle sue «Memorie degli uomini illustri di Casalmaggiore», questa fu una delle più antiche famiglie Nobili di Casalmaggiore. Il Giureconsulto Gianbonino fu Decurione di Casalmaggiore nel 1466, così come Antonio di Iraldo nel 1469. Padre Marco dei Minori Conventuali di San Francesco, Laureato in Sacra Teologia, uomo assai versato nelle Scienze Ecclesiastiche, fu Reggente di Bologna e Piacenza, Ministro Provinciale nel 1520 e Oratore Apostolico sotto Papa Leone X. Zaccaria, Sindaco di Capella, fu autore di un «Diario» contenente le notizie dei fatti accaduti nella sua patria dal 1522 al 1526 conservato nell’Archivio Pubblico di Casalmaggiore. Il Notaio Giovanni Francesco di Casalmaggiore, l’11 febbraio 1511, ottenne l’appartenenza al Patriziato Parmigiano dalla Comunità di Parma che lo riconobbe discendente dalla “Nobile e antica famiglia Araldi originaria di quella città”; nel 1515, il medesimo Giovanni Francesco fu creato Conte Palatino da Papa Leone X. Il figlio Gianbonino, nato dall’unione con la Nobile Margherita Chiozzi, fu valente uomo d’arme al servizio dell’Imperatore Carlo V e Decurione di Casalmaggiore nel 1535. Erminio, appassionato cultore delle scienze e delle lettere, militò al servizio di S.M. Cattolica Filippo III in qualità di Luogo Tenente nella Compagnia di S.E. il Conte di San Secondo. Araldo, con Diploma del 12 set. 1691, fu investito da Carlo II di Spagna della Signoria dei feudi di Piadena, Drizzona, Voltido e Castelfranco. Antonio Maria ottenne per sé ed i suoi discendenti il titolo di Marchese dal Duca di Parma e Piacenza Francesco Farnese con Diploma del 1716 e fu Decurione di Cremona nel 1727. Il figlio Pier Francesco fu anch’egli Decurione nel 1755, così come Romano nel 1775. Paolo, discepolo dell’Abate Chiozzi, come l’avo Alessandro fu rinomato pittore alla fine del ‘700. Don Carlo, Consigliere di Stato e Ciambellano di S.A.R. il Granduca di Toscana, al servizio di questo Sovrano in qualità di Aio del Principe Ereditario, sposò la Contessa Matilda della storica famiglia veneta Erizzo. Pietro, Podestà di Cremona nel 1848, patriota e amico personale di Giuseppe Garibaldi e Camillo Benso Conte di Cavour, sposò la Nobile Teresa Giulia Trecchi e tenne nella sua residenza di Torino, il palazzo Barolo, uno dei più importanti ritrovi politici e culturali del tempo; con Reale Decreto del 12 feb. 1860 fu nominato Governatore del Reale Palazzo di Cremona. Dal capostipite documentato Giovanni, n. nel 1580 circa, discesero Zaccaria, altro Zaccaria e Giovanni Battista. Dal predetto Zaccaria, n. a Cappella (Casalmaggiore, Cremona) il 18 ott. 1612, si giunge attraverso numerose generazioni al Conte Giovanni Maria, n. a Cappella il 28 set. 1846, sposato con Caterina Pagliari a Vicobelligiano (Casalmaggiore, Cremona) il 19 feb. 1873, da cui, tra gli altri, il Conte Benvenuto Giuseppe Maria, n. a Vicobelligiano l’8 set. 1897, il quale, dalla moglie Amelia Fazzi (n. a Martignana di Po, Cremona, il 2 apr. 1902), per loro matrimonio celebrato a Martignana di Po il 31 dic. 1924, ebbe il Conte Giovanni Pasquale, n. a Vicobelligiano il 20 apr. 1930. Da questi, sposato con Olympia Coutzouradi (n. a Tessalonica, Grecia, il 6 feb. 1946), deriva l’attuale rappresentante insignito del titolo di Marchese, con la qualifica di Don e Donna, da S.A.R. il Principe Ruggero d’Altavilla Sicilia-Napoli, Capo della Real Casa Normanna d’Altavilla, con Decreto di Concessione del 18 dic. 2020:
Don Nikos, Marchese, Conte Palatino, Signore di Piadena, Drizzona, Voltido e Castelfranco, n. a Winterthur (Svizzera) l’8 giu. 1967, Laureato in Arte, Storia dell’Arte e Filosofia, Membro dell’Accademia Araldica Nobiliare Italiana, sp. Professoressa Astrid Klein.
Fratello: Don Paolo, Conte Palatino, Nobile dei Signori di Piadena, Drizzona, Voltido e Castelfranco, n. a Winterthur (Svizzera) il 4 ott. 1971.

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